Una piccola frase infilata di nascosto in un comunicato stampa… ma che è tutt’altro che insignificante. Il 31 luglio, l’amministrazione fiscale ha annunciato, tramite una notizia pubblicata sul sito impots.gouv, l’apertura del servizio online di correzione delle dichiarazioni dei redditi, accessibile ai contribuenti fino al 31 dicembre 2024. L’opportunità, se si pensa di aver commesso un errore la scorsa primavera, di rettificare la situazione. Ma quest’anno, il piccolo sermone preparato dalla Direzione generale delle finanze pubbliche (DGFiP) include una novità.
Sebbene il servizio di correzione online sia aperto fino alla fine dell'anno, l'amministrazione fiscale precisa comunque che “in determinate situazioni, in particolare quando tali correzioni comportano una riduzione dell'imposta o la creazione o l'aumento di un credito d'imposta, l'amministrazione può, se del caso, chiederti chiarimenti ed eventualmente rifiutare la correzione richiesta”. In altre parole, una volta effettuate le correzioni tramite il tuo spazio online personale, non riceverai necessariamente un nuovo avviso fiscale se le modifiche apportate comportano una riduzione della tua imposta sul reddito.
Un avvocato tributario di Parigi, Nicolas Rozenbaum, ha appena sperimentato queste nuove regole accompagnando una delle sue clienti. “Le correzioni che ha apportato circa un mese fa hanno portato a una riduzione della sua imposta sul reddito. Ha appena ricevuto un'e-mail dalle autorità fiscali che le chiedevano informazioni (…)
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