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Perù: morto l'ex presidente Alberto Fujimori, condannato per crimini contro l'umanità
Alberto Fujimori, che ha governato il Perù con pugno di ferro tra il 1990 e il 2000 e ha trascorso gli ultimi anni della sua vita in prigione per corruzione e crimini contro l'umanità, è morto mercoledì a Lima all'età di 86 anni, lasciando un paese profondamente diviso su di lui. “Dopo una lunga battaglia contro il cancro, nostro padre, Alberto Fujimori, è appena andato a incontrare il Signore. Chiediamo a coloro che lo hanno amato di unirsi a noi nella preghiera per il riposo eterno della sua anima. Grazie di tutto, papà!” hanno annunciato i suoi figli Keiko, Hiro, Sachie e Kenji Fujimori. La figlia maggiore di Fujimori, Keiko, ha poi annunciato che una veglia funebre si sarebbe tenuta a partire da giovedì al Museo Nazionale di Lima, specificando che la sepoltura di suo padre avrebbe avuto luogo sabato. “Riceveremo tutti coloro che vorranno salutarlo di persona”, ha detto su X. La Presidenza della Repubblica ha confermato “la triste notizia”, presentando le sue “sincere condoglianze alla famiglia”. “Che Dio gli dia pace e che riposi in pace”, ha concluso la dichiarazione presidenziale. “Ci coordineremo con la famiglia per conoscere i loro desideri riguardo al funerale dell'ex presidente”, ha affermato il capo dello staff ministeriale. L'ex leader, nato in Giappone, è stato rilasciato a dicembre per ordine della Corte costituzionale “per motivi umanitari”, nonostante l'opposizione del sistema giudiziario interamericano, dopo aver trascorso 16 anni in una prigione nella parte orientale di Lima. Stava scontando una condanna a 25 anni per crimini contro l'umanità, tra cui due massacri di civili commessi da uno squadrone dell'esercito come parte della lotta contro la guerriglia maoista Sendero Luminoso nei primi anni '90. “Avrebbe dovuto pagare per quello che ha fatto, ma ora che è morto, cosa possiamo fare… Non ha scontato la sua pena”, ha affermato Juana Carrion, presidente dell'Associazione dei familiari dei rapiti, detenuti e scomparsi del Perù. L'ex presidente, soprannominato “El “Chino” (il cinese), che ha profondamente diviso il paese, è stato ricoverato in ospedale diverse volte negli ultimi anni. A maggio gli è stato diagnosticato un tumore maligno alla lingua, sulla quale aveva una lesione cancerosa da oltre 27 anni. Nel 2018, il signor Fujimori aveva reso pubblica la diagnosi di un tumore al polmone. La sua salute si era deteriorata rapidamente negli ultimi giorni, mentre aveva terminato la radioterapia in bocca ad agosto, hanno riferito all'AFP fonti vicine alla famiglia. Un prete cattolico è arrivato mercoledì pomeriggio a casa sua nel quartiere di San Borja a Lima, dove viveva con la figlia maggiore, Keiko Fujimori. Dopo l'annuncio della sua morte, i sostenitori del signor Fujimori hanno marciato davanti alla sua residenza per rendergli omaggio. Come Nancy Gonzalez, per la quale l'ex presidente aveva “messo fine al terrorismo, stabilizzato l'economia”. Il signor Fujimori è stato visto l'ultima volta in pubblico il 5 settembre mentre usciva da una clinica nel quartiere di Miraflores dove si era sottoposto a una TAC, come lui stesso ha rivelato. – “Autoritario e populista” – Seguace del neoliberismo, Alberto Fujimori è stato un “precursore in America Latina di uno stile di politica”, ha detto all’AFP l’analista politico Augusto Alvarez. Secondo lui, l’ex presidente, che ha fatto irruzione sulla scena pubblica con la sua inaspettata vittoria elettorale sullo scrittore Mario Vargas Llosa, futuro premio Nobel per la letteratura, ha promosso un modello “autoritario e populista” che è stato riprodotto in molti altri paesi, sia dai movimenti di sinistra che di destra. L’ex presidente lascia un’immagine contrastante nel paese. Per alcuni, è l’uomo che ha dato impulso alla crescita economica del paese con le sue politiche ultraliberiste e ha combattuto con successo le guerriglie di Sendero Luminoso (maoista) e del Movimento Rivoluzionario Tupac Amaru (guevarista). Altri ricordano soprattutto gli scandali di corruzione e i suoi metodi autoritari che gli sono valsi la condanna. Sua figlia Keiko Fujimori ha raccolto la sua fiaccola politica ma ha fallito tre volte al secondo turno delle elezioni presidenziali. Il 14 luglio, il leader del principale partito di destra del paese ha annunciato che suo padre si sarebbe candidato alle elezioni presidenziali del 2026, senza sapere se avrebbe potuto partecipare perché, perseguita per riciclaggio di denaro, la procura ha chiesto una condanna a 30 anni di carcere per lei. Il Perù ha approvato una legge all'inizio di agosto che dichiara prescritti i crimini contro l'umanità commessi prima del 2002, il che avrebbe potuto avvantaggiare Alberto Fujimori. Approvata nonostante una risoluzione della Corte interamericana dei diritti umani a metà giugno che chiedeva la sospensione del processo legislativo, avvantaggerà centinaia di altri ufficiali accusati di abusi durante il conflitto interno degli anni '80 e '90 che ha causato circa 69.000 morti e 21.000 dispersi. cm/ljc/lab/juf/rr
