“La parola non è l’unico mezzo di espressione, anche il corpo parla!”
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“La parola non è l’unico mezzo di espressione, anche il corpo parla!”

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Quando è a bordo della sua canoa, esprime con le parole ciò che fa fatica a dire. Discreta e riservata, la venticinquenne non è mai serena come quando è in acqua. “La parola non è l'unico mezzo di espressione, anche il corpo parla”, afferma. Specialista dei 200 metri in para-canoa, Nélia Barbosa ha vinto l'argento ai Giochi di Tokyo. Questa volta, per salire sul gradino più alto del podio, è pronta a mettersi, come dice lei stessa, in “modalità Néliator”. Ha scoperto la sua vocazione all'età di 12 anni, durante un campo estivo in Corsica.

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Libero e leggero

Tra le attività proposte: la canoa. Colpita dalla neurofibromatosi, una malattia genetica che le ha causato un tumore alla caviglia destra, l’adolescente si è finalmente sentita come le altre a bordo della sua barca. Libera e leggera. “Si vedeva solo il mio torso, usavo solo le braccia”. Una rivelazione che sarebbe diventata una vocazione. Così, quando nel 2017, a 19 anni, ha accettato di farsi amputare una parte della gamba, la sua prima preoccupazione è stata sapere quando avrebbe potuto riprendere ad andare in canoa. “Ci pensavo prima ancora di riuscire a camminare di nuovo”.

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Si rifiuta di lasciare che la sua diversità sia un ostacolo al suo successo. Anche se, dopo l'operazione, continua a confrontarsi…

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